sabato 22 marzo 2008

Quebec 1608.

La capitale del Quebec (omonima, gli anglofoni aggiungono city) è una città spettacolare. Senza eccedere in trionfalismi, è uno dei posti più belli che abbia mai visto.
E' un mix tra Europa e America, e anzi di yankee non ha assolutamente nulla. Difficilmente si sente parlare inglese per strada, al posto dei fast food ci sono le creperie. Mi ricorda tantissimo la Bretagna (Giù, ti ricordi la galette mangiata a Quimper sotto il tendone mentre fuori diluviava? Ecco...).
Tra l'altro quest'anno la città "compie" 400 anni dalla fondazione e quindi è anche tirata a lucido (sotto i 50cm di neve, s'intende...).

E' uno dei pochi posti del nordamenrica davvero ricco di storia, se per storia intendiamo qualcosa che una persona dell'età dei nostri nonni non possa aver vissuto. Ai piedi della rocca (bellissima, tutta circondata dalle mura) c'è la Pleines d'Abraham, teatro di non so quante battaglie tra inglesi e francesi prima e tra americani e inglesi poi. E' qui che è morto il mitico colonnello (poi generale) Montcalm, presente anche ne L'ultimo dei mohicani (Lu! quante volte ci siamo "smessaggiati" mentre lo facevano???).
Proprio al centro della città c'è un albergo clamoroso (quello della foto), lo Château Frontenac che appunto, più di un albergo, è un castello vero e proprio nel quale tra l'altro si sono incontrati Churchill e Roosevelt durante la Seconda guerra mondiale. Nell'ossessione (questa sì, nordamericana) di mettere tutto in classifica, pare che sia l'albergo più fotografato del mondo. Sarà... Cmq, siccome è davvero scenografico (nel punto più alto della città, a strapiombo sul porto e il fiume S. Lorenzo), mi sono scatenato con la macchinetta e ho contribuito a tenerlo in vetta agli scatti della giornata. Anzi, per fotografarlo meglio, ho preso il piccolo traghetto che porta a Levis, dall'altra parte del fiume.
Che spettacolo, l'acqua era semicongelata e nella corrente c'erano dei pezzi di ghiaccio enormi tra i quali il traghetto si faceva strada con una sicurezza da far impallidire il capitano del Titanic. A parte il punto d'osservazione per le foto, dall'altra parte non c'era davvero nulla e, praticamente surgelato come una busta di spinaci findus, me ne sono tornato indietro dopo neanche una mezz'ora.

Ritornato a Quebec, sono andato a fare anche il giro dell'albergo di cui sopra (purtroppo accessibile solo con delle visite guidate, gestite da zelanti ragazze molto in carne vestite da cameriere dell'ottocento). Nonostante la Lonely planet lo snobbi alla grande, l'interno dell'albergo vale tutti gli 8 dollari che costa. Ti portano dappertutto, anche in una stanza tanto per farti rosicare d non potertela permettere (da 300$ a notte, che alla fine non sono neanche uno sproposito se penso a quanto mi hanno spillato per una stamberga a Siena l'ultima volta che sono andato per il Convegno del gruppo di Pisa).

Per il resto la città è magica e con la neve è un posto proprio romantico. Non a caso è pieno di coppiette che girano mano nella mano. Che invidia, non tanto per la compagnia, quanto per il fatto di avere qualcuno che ti conserva le mani a una temperatura accettabile!

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Ah, vai in Canada? E dove di preciso, a Toronto? Uhm... E dov'è Ottawa?

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