martedì 18 marzo 2008

Toronto, ovvero: il mio problema è che sono un signore...

Appena rientrato da Toronto. In teoria è stato un viaggio a vuoto: i due prof. che avevo contattato non hanno "fruttato" quanto dovuto. Il mitico Hutchinson mi ha dato proprio buca (avvisandomi cordialmente per mail), l'altro si è rivelato un deficiente, e vabbè...
Però mi sono potuto prendere tutta la giornata (e mezza) per fare il turista.

Rispetto a Ottawa, Toronto è un altro pianeta. Più che altro, è una metropoli in piena regola. Insomma, non si corre il rischio di essere attaccati da una puzzola per strada. Poi i grattacieli fanno abbastanza scena... A proposito di scena, leggevo sulla Lonely planet che Toronto è chiamata Hollywood North per il fatto che spesso i film americani sono girati qui: l'atmosfera del distretto finanziario è molto yankee, e è più semplice che negli States avere i permessi per girare in strada. Mi sono detto "sarà la solita stronzata", e invece ho visto due set diversi (blindatissimi)...

Ieri sera, appena arrivato, mi faccio un giro e arrivo per caso all'Air Canada Center, il tempio dello sport cittadino. C'era una marea di gente con annessi bagarini che offrivano tickets a tutti. Convinto si trattasse di un incontro dei Raptors (pallacanestro NBA) o dei Maple Leafs (hockey NHL, da notare l'errore nella formulazione del plurale, ma qui va bene così), mi stavo accodando alla biglietteria, disposto anche a sborsare una bella cifra, tanto che cavolo faccio da solo stasera??? Meno male che mi sono guardato in giro; tutti capelloni, con le magliette uguali... Era un concerto degli Iron Maiden! Ora, per carità, Seventh son of a seventh son, tutto quello che volete, ma andare da solo a prendere bottigliate a Toronto non me la sono sentita, e ho ripreso la mia perlustrazione del centro.

Cambiando argomento, i canadesi fanno tenerezza con la loro mania delle classifiche e la mitologia del loro Paese. Vanno ancora farneticando che la CN tower sia l'edificio più alto del mondo (lo trovate scritto anche nel sito), mentre sono alcuni anni che questa è stata superata da un inutile condominio di Dubai (che spero non verrà amministrato da Nastasi) e credo anche da quell'inguardabile coso di Taipei. Il sorpasso è testimoniato anche dalla bibbia del XXI secolo, e cioè Wikipedia. A parte queste puerili dispute tra architetti dall'ego sproporzionato, la sensazione di essere a oltre 500m di altezza è fighissima. Si vedono gli Usa dall'altra parte del lago e riguardare gli stessi grattacieli (ma questa volta, dall'alto) è stata proprio una cosa da fare.

Un'altra cosa figa di Toronto è il Path, cioè la rete di corridoi sotterranei che si possono usare per sfuggire al freddo. E' difficile da descrivere senza usare la metafora abusata della città sotterranea, ma tant'è. Mi sono anche fatto un giro alla Hockey Hall of Fame, comprensivo di foto con la mitica Stanley cup. Tra l'altro, dove è esposta la coppa c'è un tizio che fa le fotografie e poi, se si vuole, si ritirano stampate alla fine del giro. Lo stesso tizio, se glielo chiedi, ti fa la foto anche con la tua macchinetta. Pensate che in Italia sarebbe pensabile una cosa simile?

Alla fine della giornata, dopo aver risparmiato saggiamente sugli extra e le stronzate, mi sono accomodato in una bisteccheria posta in una clamorosa hall di un altrettanto clamoroso albergo e mi sono goduto un filetto con i fiocchi. Questo è il problema, che sono troppo un signore! Anzi, a posteriori ho realizzato che potevo non pagare quel quarto di bue che mi hanno servito al sangue con l'insalata, visto che quando mi hanno portato il conto c'era il biglietto per indicare il numero della stanza. Avevo già in mente il nome da mettere: Kevin McCallister, 671 Lincoln Boulevard, Chicago (Illinois). Ma signori si nasce, e modestamente...

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Ah, vai in Canada? E dove di preciso, a Toronto? Uhm... E dov'è Ottawa?

Ah, vai in Canada? E dove di preciso, a Toronto? Uhm... E dov'è Ottawa?