domenica 2 marzo 2008

In the middle of nowhere

Brandon, Manitoba.
Sto scrivendo il post dal Motel dove ci siamo fermati a dormire e mi sento soddisfatto solo per questo. In senso tecnico, in questo momento sono un blogger che racconta al mondo le sue avventure nei posti piu' strani e remoti in una pausa dei suoi spostamenti. Eccomi, si', sono un viaggiatore, un globtrotter (doverosa citazione di Rosco Dan, ora che sono nella sua terra). E sinceramente non me ne frega molto se lo stile del mio post non e' sobrio e scorrevole come la prosa di Severgnini o ricco e descrittivo come quella di Garcia Marquez. Anche perche', se poi a giudicarmi e' il "fratello", che e' rimasto ancora all'uso del "sebbene"...

In ogni caso, e' vero. Sono in mezzo al nulla. I panorami dei questi due giorni sono stati incredibili, peccato non essermi potuto fermare piu' di tanto a fare foto, ma dovevo stare ai ritmi di Bill e Annie, e per loro e' un viaggio di lavoro.
La traversata della prima parte dell'Ontario e' stata abbastanza noiosa. Cittadine anonime l'una dietro l'altra, infinite pompe di benzina e di caffe drive in (si', esistono davvero). A un certo punto, pero' abbiamo svoltato verso nord per evitare il traffico dell'autostrada principale e abbiamo preso una statale spettacolare, con dei panorami da cartolina. Freddo era freddo! Oltre -25 con punte di -30, ma dentro il camioncino c'era un tepore proprio piacevole.
Quello che mi e' andato storto e' che non ho potuto guidare. L'assicurazione non copre autisti diversi da loro due e quindi ho dovuto lasciar perdere.

I compagni di viaggio sono abbastanza simpatici, soprattutto Bill. E' un tipo strano ma estremamente socievole, ha 60 anni ma ci prova con tutte le cameriere sotto i 20 che incontra. Divorziato, lavorava come ingegnere in un'impresa che modificava i camion. Ora e' in pensione e oltre a fare l'istruttore per piloti di mongolfiere (?!?), scarrozza camion e altri mezzi da un capo all'altro del Nordamerica. E' un soggetto dall'aneddoto facile e mi ricorda molto Santachiara senior (ai cugini sara' chiaro il riferimento). In pratica e' il tipo che fa un paio di volte al mese la traversata del Canada e si ferma a mangiare, dormire e far benzina sempre negli stessi posti. Bah. Cmq un'avventura gliela invidio proprio: un viaggio con uno scuolabus da Oklahoma City (si scrive cosi'?) fino a Montreal, spaccando in due tutti gli States.
Annie invece e' la persona meno femminile che abbia mai conosciuto. Perfino il Festa (ben noto a molti di voi) sembrerebbe una collegiale al suo confronto. A proposito del Festa, propongo a Marianna e Erik di continuare il loro dibattito spostando l'attenzione dalla tag board a quest'ultimo.. In ogni caso, Annie mangia come un vitello obeso, russa di notte a punto da svegliarmi nella stanza accanto e si e' portata perfino la fiaschetta per rilassarsi dopo una giornata di guida. Hai voglia poi a lamentarti la sera di San Valentino che sei da sola! Che dire? Magari "avra' gli specchi di legno". Alla guida, poi, ha un piede da fare invidia a Cozy Powell, sia perche' corre come una dannata, sia perche' ha la sensibilita' sull'acceleratore di un batterista da heavy metal.

Tornando invece al paesaggio, il pezzo piu' bello e' stato quello da Thunder Bay a Kenora. Un susseguirsi di boschi che sembravano quelli di Warcraft e di laghetti deliziosi e quasi sempre ghiacciati e coperti di neve. Passati poi nel Manitoba, le cose cambiano radicalmente. Gli alberi spariscono all'improvviso, le colline e le curve anche e tutto diventa una enorme distesa piattissima e bianca, spazzata da un vento fortissimo. In tutto questo, gli unici mezzi che girano sono gli enormi camion pieni di legna e le motoslitte. Si' si', le snowmobiles! A fianco alla strada c'e' una specie di pista ciclabile e li' sfrecciano questi pazzi cingolati, con il casco rigorosamente intonato al colore del mezzo. Davanti ai ristoranti e ai supermarket c'e' il parcheggio per le auto e quello per le motoslitte, al benzinaio fanno la fila praticamente solo loro.

Alci non se ne sono visti (e che cavolo) anche se ieri un lupo ci ha attraversato la strada e poi e' rimasto sul bordo a guardarsi intorno. Spero che la foto sia venuta bene.
Domani mi aspetta l'ultimo pezzo fino a Regina e poi il volo per casa, con un irragionevole scalo a Calgary che, a conti fatti, sara' il posto piu' lontano da casa in cui sono mail stato.

PS. il popolo sovrano ha deciso: la tag board rimane! Mi aspetto che ora anche il Pd adotti il metodo della tagboard nel programma di governo.

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Ah, vai in Canada? E dove di preciso, a Toronto? Uhm... E dov'è Ottawa?

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