martedì 5 febbraio 2008

Italiano? Emigrante?


L'impatto con gli USA è stato soprattutto l'impatto con le pratiche dei rigidissimi e zelanti gendarmi dell'immigrazione. Praticamente, una volta sceso dall'aereo sei in loro potere, non esisti come essere umano. Forse come numero di passaporto (ed è anche strano che non te lo tatuino sull'avambraccio). Per i più curiosi, fughiamo ogni dubbio: il dito nel culo non me l'hanno messo in cerca di ovuli di cocaina o cos'altro (peccato, direbbe qualcuno).

La fila alla serie infinita di controlli (compreso il rilascio delle 10 impronte digitali e della foto della retina) non credo sia diversa da una Ellis Island moderna. Ci saranno i pc, ma il clima di timore verso l'uomo in uniforme è lo stesso. Domande su domande, richieste di informazioni su tutto, compresa l'entità del mio conto in banca e il limite di prelievo all'estero del mio bancomat (ehm, signora maestra, non ho studiato...). Il tutto per un'ora buona di file e di moduli da compilare.E dire che sono anche stato fortunato ad essere arrivato tra i primi al controllo doganale, chi era in fondo secondo me è rimasto ad aspettare il suo turno più di tre.

Il volo, almeno quello, è andato benissimo, a parte la compagnia. Arrivo al mio posto (finestrino!! cazzo, la voglio vedere l'America all'orizzonte, come sui transatlantici di inizio Novecento) e vedo una specie di comodino che si aggira tra la fila 22 e 23 e penso: "no! questa a stento entra in un sedile, mo me la devo pure tenere a fianco". Poi, si sa, sono un signore e le cedo il mio posto, accomodandomi in una comunque non spiacevole poltrona-corridoio. Il tubo Innocenti di cui sopra rispondeva al nome di Annie, di Chicago, tornava a casa via Washington dopo due settimane a Roma con i suoi (che però, più dritti di lei, prima di tornare se ne sono sparati un'altra in solitaria a Parigi). Anche gli occhi vorrebbero la loro parte, certo, ma poi mi dico, "dai, almeno sembra socievole, si può impostare una prima conversazione per testare il livello di lingua". Non abbiamo ancora finito con i convenevoli che si toglie le scarpe. Ovviamente, non dopo avermi detto che l'ultima notte l'ha passata in giro per Roma e poi ha dormito qualche ora in aeroporto. Come dire, non sembrava di passeggiare in Provenza alla fioritura della lavanda, ma tant'è... In ogni caso, l'oscura presenza si è alienata prima con un libro e poi è caduta in catalessi fino all'atterraggio. Ovviamente in tutto questo ha avuto l'accortezza di tirare giù la tendina e rendere il panorama della mia trasvolata sull'oceano uguale a un viaggio in ascensore.

Cmq ora sono in albergo, Windsor Inn, 1842 16th str., un discreto tugurio, ma per furtuna ha internet wireless e ho già salutato in po' di persone.

4 commenti:

Marianna ha detto...

Sarà... ma più che emigrante italiano preferisco definirti un italico pioniere!

Anonimo ha detto...

Amore...mi dispiace che il tuo primo impatto con le giovani yankee sia andato male...
Ok...mi pare evidente che sto scherzando...Ricorda...sono tutte buzzurre!!!

Un bacioooooooooooo!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Cugino!
jaja... stupidi americani...
per citare una frase tipica di Borsa da adolescente "FUCK THEM ALL"!
comunque per infondere un pò di sano spirito da artigiano della parola al tuo blog, citerò il Sommo Scriba:

"Mi comporto allora da turista curioso, più che delle cose, delle persone. Parlo con quanta più gente posso, di ogni argomento. E, se ho la fortuna di trovare uno slancio di simpatia in qualcuno, lo prego di dire, di confessare. Dovrò soltanto trascrivere il suo racconto, limitandomi a cambiare qualche connotazione per non compromettere la vita privata di chi mi ha dato fiducia."

...insomma accontentati!e, for the record, non credo che incontrerai nessuno il cui spazio vitale sia inferiore a 5 metri cubi e che non sudi in modo IMPORTANTE!!!
bene, mi eclisso!
Paola

Anonimo ha detto...

oh, ma chi è quello della foto???
sbaglio o assomiglia terribilmente al filosofo dell'ottimismo... come si chiama?!quello che nella pubblicità dell'Unieuro urla "Gianni l'ottimismo è il profumo della vita!"... Tonino e poi non mi ricordo il cognome...
Paola
P.S.ma Gianni non sarà mica Clerici?!jaja

Ah, vai in Canada? E dove di preciso, a Toronto? Uhm... E dov'è Ottawa?

Ah, vai in Canada? E dove di preciso, a Toronto? Uhm... E dov'è Ottawa?